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Assistenza ai cittadini all’estero

ASSISTENZA AI DETENUTI
Nel caso di arresto in Ungheria, il cittadino italiano ha diritto a chiedere la protezione consolare, nell’ambito della quale la Rappresentanza diplomatico-consolare può:

  • rendere visita al detenuto;
  • fornire nominativi di legali in loco;
  • curare i contatti con i familiari;
  • facilitare, quando necessario e consentito dalle norme locali, assistenza medica e l’arrivo di generi di conforto al detenuto;
  • intervenire, in particolari casi, per sostenere domande di grazia.

La Cancelleria Consolare, per contro, non può intervenire in giudizio per conto del connazionale e/o farsi carico delle spese legali.

Prima di potersi mettere in contatto con la propria famiglia o con l’Ambasciata, il detenuto deve comunicare il proprio esplicito consenso attraverso un apposito formulario multilingue che viene sottoposto dall’Istituto penitenziario. Le tempistiche non sono sempre uniformi, per cui si raccomanda vivamente di mettersi in contatto con un legale che possa agevolare il disbrigo di questa ed altre formalità burocratiche, quali l’invio di pacchi e denaro al detenuto (v. di seguito).

ASSISTENZA LEGALE
L’assistenza legale può essere prestata attraverso l’indicazione di un legale di fiducia e – in casi di particolare gravità – anche sotto forma di aiuto finanziario a connazionali indigenti.

Tale aiuto da parte dell’ufficio consolare per il pagamento delle spese legali può essere concesso – in caso di comprovata indigenza – sotto forma di:

  • sussidio per i residenti all’estero nella circoscrizione di competenza;
  • prestito con promessa di restituzione per i connazionali in transito.

La Rappresentanza, prima di richiedere l’imputazione di spesa di assistenza legale in favore di connazionali detenuti all’estero, accerterà previamente l’eventuale disponibilità dei familiari in Italia a farsi carico delle relative spese.

I connazionali che dovessero trovarsi nella necessità di rivolgersi ad uno studio legale in Ungheria possono contattare direttamente l’Ordine degli Avvocati ungheresi, filtrando la ricerca in maniera da evidenziare gli studi che interloquiscono in lingua italiana, seguendo la procedura di seguito indicata. L’Ambasciata non è responsabile del loro operato, né degli onorari richiesti.

Istruzioni per la ricerca nella banca dati dell’Ordine degli avvocati:
• entrare nel motore di ricerca: http://www.magyarugyvedikamara.hu/html/nyilvanos-kereso.
• Cliccare su “Tovább” in basso a destra
• Cliccare su “Ügyvéd” (la prima in alto a sinistra delle varie caselline che compaiono)
• Compare una griglia e nel penultimo spazio dal basso (“Nyelvtudás” = conoscenza linguistica) bisogna digitare la parola “olasz”.

Si allega per comodità una lista degli studi legali di lingua italiana operanti in Ungheria estrapolata dalla banca dati dell’Ordine degli Avvocati.

 

Ricerca di connazionali

Informazioni riguardanti cittadini italiani all’estero possono essere fornite nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs 196 del 2003), che impone nella maggior parte dei casi il consenso della persona cercata. Tenendo presente che non tutti i cittadini italiani emigrati all’estero si sono registrati presso gli Uffici consolari italiani, qualora individuata la persona cercata, il Ministero degli Affari Esteri comunicherà alla stessa i termini della richiesta ed i riferimenti del richiedente.

Gli Uffici consolari effettuano, nei limiti degli strumenti ammessi dalla legislazione locale e di quanto sopra specificato, ricerche per le quali il richiedente abbia dimostrato un interesse legittimo. Le richieste vanno indirizzate direttamente via mail all’Ufficio consolare competente mediante istanza autografa motivata (in carta semplice), allegando la copia di un documento d’identità valido del richiedente.

In caso di scomparsa deve essere presentata una denuncia ai competenti organi di polizia. Copia di tale denuncia (possibilmente in formato pdf) deve essere trasmessa all’Ufficio consolare territorialmente competente e, per conoscenza, all’Ufficio IV della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie (dgit4@esteri.it). Soltanto nel caso in cui non si possa individuare l’Ufficio consolare competente, le richieste potranno essere indirizzate all’Ufficio IV della DGIT (dgit4@esteri.it).

In merito alle richieste di conoscere l’indirizzo di residenza all’estero di connazionali (anche a fini di notifica) si fa presente che esse vanno indirizzate ai relativi Comuni italiani di iscrizione AIRE (Comune di ultima residenza in Italia o Comune di origine). Le anagrafi dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE) sono, infatti, tenute presso i Comuni e presso il Ministero dell’Interno (art. 1, comma 1, legge 470/1988).