Come già comunicato nei giorni scorsi, il Governo ungherese ha annunciato la chiusura delle frontiere a partire dal 1° settembre, per il momento per la durata di un mese. Le restrizioni riguardano tutti i cittadini stranieri, che non potranno entrare in Ungheria. I cittadini ungheresi che tornano in patria saranno soggetti a quarantena obbligatoria, salvo effettuare 2 test PCR negativi a 48 ore di distanza l’uno dall’altro.
ECCEZIONI:
· I cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno permanente (Állandó tartózkodási kártya o altro permesso di residenza di durata superiore ai 90 giorni) e i loro stretti familiari possono fare ingresso in Ungheria alle stesse condizioni dei cittadini ungheresi (quarantena di 14 giorni interrompibile con 2 test PCR negativi effettuati a 48 ore di distanza l’uno dall’altro).
· viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria. Per questi casi va effettuata una richiesta telematica sul sito della Polizia www.police.hu, il cui form online è ora disponibile anche in inglese (v. pag. 3 del presente comunicato;
· cittadini stranieri nelle zone di confine per motivi di lavoro;
· transito lungo i corridoi umanitari. Per questi casi è possibile che le Autorità doganali sottopongano i passeggeri al testo biologico-molecolare.
Il transito per l’aeroporto di Budapest Liszt Ferenc è permesso “a patto di rispettare la normativa generale sul transito durante la crisi del Coronavirus” (il testo tra virgolette è tratto direttamente dal sito della Polizia ungherese:http://www.police.hu/en/content/humanitarian-corridor?fbclid=IwAR3-NSDSgdC9x-VxAwUpVS3n6InfW7vPURVsZeNE7hWWHG3mi7qsrbNNvp4).
SI SCONSIGLIA FERMAMENTE L’INGRESSO IN UNGHERIA IN QUESTA FASE.